mercoledì 24 novembre 2010

Periodaccio


Ciao a tutti,
finalmente torno a scrivervi e a raccontare. Devo dire che ho perso un po’ l’entusiasmo, non per il blog ma per Leeds. Penso che si era capito già dai miei precedenti post, ma è così ci sono alti e bassi e finalmente il brutto periodo è passato.
Cosa è andato storto? Un po’ di cose. Innanzitutto non vi ho ancora parlato del mio lavoro perché questo per me è il tasto dolente. Per quanti non lo sapessero sto svolgendo un tirocinio presso il centro di ricerca sul Turismo Responsabile presso l’Università Metropolitana di Leeds. In particolare devo svolgere una ricerca sulle politiche e le misure di pari opportunità negli alberghi europei. Bello penserete. Bhe, lo pensavo anch’io, ma sta di fatto che il mio progetto è fermo, praticamente il mio capo non mi ha seguito per quasi un mese, e io mi annoio terribilmente.



Ieri l’ho affrontato e gli ho chiaramente detto che così non posso continuare, che ho bisogno di lavorare, ma il problema è che lui non sa che farmi fare, non l’ha proprio ammesso ma me l’ha fatto capire. Lo so che ora molti di voi mi vorranno dire quello che mi ha detto la mia saggia collega Teresa: “Che te ne frega? Alla fine stai lì e ti riposi, ti pagano per non fare niente e ti trovi anche un’ottima esperienza sul curriculum. E poi alla fine dei sei mesi ti sei pure imparata l’inglese!” In effetti il discorso non fa una piega, ma poi stare tutto il giorno a cazzeggiare è terribile. Purtroppo il tempo non passa mai, anche perché tutti lavorano e non possono perdere tempo con me. Manco a dire, vabbè te ne vai in centro, ti fai qualche passeggiata, ti giri la città, perché già vi ho ampiamente spiegato che Leeds non offre molto da vedere e poi ormai le temperature sono polari (oggi -2 e domani -4). Quindi alla fine mi annoio perché non faccio niente e se non faccio niente penso e di conseguenza la nostalgia incalza e la voglia di fare le valigie e tornare a Roma da Gabri (l’amore mio) aumenta.
Tra l’altro neanche mi sono goduta il weekend con Gabriele, perché la sfiga ha voluto che proprio in quella settimana gli venissero le coliche renali. Quindi prima che venisse ero disperata perché non ero sicura che potesse partire con tutti quei dolori, e poi nonostante sia venuto con 3 calcoli fin qui (che prova d’amore), è stato male per più della metà del tempo e non ci siamo potuti godere appieno quei pochi giorni che siamo stai insieme.
Capite che tutte queste cose non hanno fatto altro che demoralizzarmi, ma per fortuna ora mi sto lentamente riprendendo. Come mai?
Il primo motivo è perché sto davvero migliorando il mio inglese. Non lo dico solo io, me lo hanno detto diverse persone. Chi mi conosce sa quanto sono orgogliosa di me (si me la tiro, che volete ognuno ha i suoi difetti :P) e un piccolo complimento facilmente mi tira su il morale. Tra l’altro i progressi sono evidenti, ci sono delle volte che mi dimentico di tradurre, cioè capisco immediatamente quello che mi dicono e rispondo prontamente, senza stare lì a pensare come comporre la frase. Guardate che all’inizio è stata dura, perché una cosa è studiare l’inglese e un’altra è trovarsi a parlarlo nella vita quotidiana. E poi quando parlano gli inglesi è davvero difficile capirli, accorpano tutte le lettere. Ad esempio la frase:”How long are you staying here?” (Da quanto tempo sei qui) loro la pronunciano così: Au-lon-ar-iu-stein-iar? (letto tutto una parola!). Ma chi cazzo li capiva! Ma anche parole semplici come pub, bus, erano incomprensibili (la u la leggono u), non facevo altro che dire sorry? oppure say again.
Ma la cosa peggiore era quando a lavoro qualcuno raccontava un fatto divertente e tutti ridevano tranne me oppure (che è peggio) ridevo, in ritardo, per non far vedere che non avevo capito neanche di che stavano parlando (e non state lì a giudicare, vi vorrei vedere nei miei panni). Praticamente la scena è simile alla puntata di Friends in cui Joy vuole comprare l’enciclopedia perché non riesce a capire le battute che fanno i suoi amici (vi metto il link, così vi fate un’idea di cosa stia parlando).


Come avete capito peggiorare era difficile, per cui devo dire che dopo due mesi di vita in Leeds almeno il mio livello di inglese sta notevolmente migliorando.
Secondo motivo per cui sono felice è che questo weekend evado, si si me ne vado a Dublino, ho trovato un’ offertona : volo andata e ritorno 30 EURI. Mi aspetta un bel weekend in una città che non ho mai visto con la mia amica portoghese Rita, e scusate se è brutto dirlo, ma data la crisi potrò approfittarne per fare un po’ di shopping a prezzi convenienti (si vede che sono economista eh?).
Terzo motivo è che il prossimo weekend rivedo Marchigo (è il cugino di Gabriele, la persona che più mi fa ridere in assoluto), è stata troppo dura stare due mesi senza le sue battute, solo il pensiero mi mette allegria.
Infine manca poco per tornare in Italia e soprattutto a Roma, ormai sono già con la testa a casa e sinceramente mi faccio scivolare addosso tutte le cose negative, anche la noia.
Un saluto a tutti da Leeds,

Anna

P:S. Per Luciana, non ti ingelosire, lo sai che tra me e Marchigo c’è un feeling platonico.

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